Quando nel 2014 è iniziata questa interessante avventura editoriale, grazie al primo testo I Caduti di Pietra – Storia di una regione in cui cadde anche la cultura, primo capitolo dell’omonima Trilogia, mai avrei immaginato di suscitare nel pubblico tanto interesse da dover percorrere nuovi e differenti percorsi comunicativi rispetto a quanto deciso in fase di ricerca. La risposta dei lettori, interessati a questa mia storia diversa della Seconda guerra mondiale, raccontata attraverso gli occhi dei beni culturali coinvolti nel più distruttivo conflitto che l’Umanità abbia mai sperimentato, è stata talmente variegata e sfaccettata da costringermi ad ideare diversi modi di proporre i tanti sconosciuti episodi della nostra recente storia nazionale. Con grande gioia e stupore ho toccato con mano l’enorme curiosità che i giovani lettori, troppo spesso costretti a “studiare” la storia piuttosto che “viverla”, riservano ai tanti momenti del passato che ancora oggi si ripercuotono sulla vita quotidiana degli italiani. La perdita di uno stadio, il furto di un quadro, la distruzione di un’azienda che oggi avrebbe dato lavoro e lustro al nostro Paese, come pure l’incontro con le nuove tradizioni enogastronomiche, ludiche, amministrative e religiose portate in loco dai militari delle due fazioni in campo, rappresentano quella parte di memoria che tutti vogliono conoscere ma che pochi, fino ad ora, hanno realmente raccontato a causa del totale allineamento culturale e mediatico occidentale nel dopoguerra. Da queste considerazioni e dalle dirette richieste dei lettori, che mi hanno sempre regalato tante utili testimonianze ed osservazioni, nasce questa serie di monografie realizzate con una tecnica che miscela in modo moderno, ma allo stesso tempo “vintage”, la computer grafica con il disegno a mano, come pure la potenza del racconto testuale con i dialoghi di un classico fumetto.
SINOSSI: Il 1943 fu per l’Italia uno dei peggiori anni della sua storia. Tra bombardamenti, sbarchi, scontri di terra e stragi ritorsive, il vero volto della World War 2 si rivelò pienamente in un Paese ricco di tradizioni e beni culturali. Proprio i tesori italiani, a ridosso dello Sbarco di Salerno, diventarono un main target per i tedeschi in ritirata. Così, oltre alle ritorsioni dirette, come l’incendio dei preziosi archivi conservati a Villa Montesano o la distruzione di parte dell’Università di Napoli, i nazisti organizzarono in segreto minuziosi piani per trafugare alcune opere d’arte napoletane spostate poco prima a Montecassino per salvarle dalle bombe.
I CADUTI DI PIETRA è UN PROGETTO STORICO-CULTURALE del giornalista GIUSEPPE RUSSO © TUTTI I DIRITTI RISERVATI
LA GUERRA DIMENTICATA, LE 5 ONDE, OPERAZIONE 51 sono parte di questo progetto © TUTTI I DIRITTI RISERVATI